Qual’è il limite delle carte prepagate attivabili da una persona?

L’uso di carte di credito, carte prepagate o ricaricabili si sta sempre più facendo strada tra le persone, complici i sempre più crescenti acquisti online e la facilità di apertura e richiesta di carte prepagate e delle cosiddette carte conto. Di che carte si tratta? E quante carte prepagate si possono possedere? Lo scopriamo in questo articolo.

Le carte prepagate gratis sembrano normali carte di credito dalle quali, invece, si discostano per via della tipologia di rimborso.

Se una normale carta di credito, infatti, permette di rimborsare quanto speso soltanto il mese successivo offrendo così ottime possibilità di credito, la carta ricaricabile è una carta il cui saldo viene “decurtato” della cifra spesa ogni qualvolta si effettui un acquisto.

Ciò significa che la quantità di denaro presente sulla carta prepagata sarà quella effettivamente spendibile.

Fermo restando, però, che essendo trattata a livello legale come una vera e propria carta di credito, eredita da quest’ultima obblighi legali, tracciatura delle operazioni, limitazioni di plafond sia per le spese effettuate che per i prelievi da sportello ATM.

Si tratta, in ogni caso, di uno strumento comodo e sicuro anche perché viene rilasciata, a differenza della carta di credito, in maniera libera e senza raccogliere particolari informazioni sul richiedente. La carta ricaricabile o prepagata, infatti, non richiede garanzie. Cosa che avviene, invece, per la carta di credito.

Quante carte di credito prepagate è possibile possedere?carte prepagate multiple

Partiamo dal concetto che esiste una grandissima quantità di carte di credito prepagate, sia italiane che europee, e che qui sarebbe impossibile elencare in toto. Sono anche un’alternativa ai conti correnti giovani.

Basti pensare che quasi tutti i principali istituti bancari propongono, tra i prodotti finanziari, carte di credito prepagate. Anche Poste Italiane, con il suo prodotto ormai storico PostePay, è da annoverare tra i primi enti ad aver disposto l’erogazione e la gestione di carte di credito con la possibilità della ricarica anziché il legame con un conto corrente. Altre carte invece che stanno prendendo piede in Italia sono N26, Revolut, Hype e Monese.

Si tratta sicuramente di prodotti interessanti sui quali, però, può gravare la limitazione del numero di carte emesse a nome di un unico titolare. Non esiste una regola univoca che regolamenta il numero massimo di carte di credito ricaricabili emesse a nome di un unico titolare da parte di un unico istituto bancario.

La legge non prevede un tetto massimo in questo numero; così, da quando sono nate le nuove generazioni di carte di credito prepagate, italiane e non, esiste una gran quantità di persone che ha deciso di richiedere una carta prepagata per ogni società finanziaria emittente.

L’intento è molteplice: approfittare di costi nulli di apertura e (fino a certe quantità di denaro) gestione, la possibilità di usufruire di piccoli bonus di benvenuto (solitamente 10 euro), la possibilità di accumulare punti con i cashback.

Basta un rapido giro su internet per comprendere come il boom delle carte prepagate con Iban dette anche carte conto (spesso pompate dagli influencer che guadagnano una piccola percentuale per ogni carta emessa) sia davvero sotto gli occhi di tutti.

Gli svantaggi

A fronte di evidenti vantaggi, però, esistono anche degli svantaggi che devono essere tenuti necessariamente in considerazione nel momento in cui si pensi o si decida di voler gestire più di una carta di credito prepagata.

Spesso, infatti, ogni carta prevede costi di gestione piuttosto alti (laddove essi siano assenti, sono presenti però commissioni piuttosto elevate, per esempio, sui prelievi allo sportello). Allo stesso tempo ogni carta comporta la necessità di essere ricaricata (normalmente tramite un IBAN o tramite versamento in contanti allo sportello) con conseguenti costi di ricarica.

Ultimo, ma non ultimo, l’assoluta necessità di tener sotto controllo le spese di ognuna per essere tranquilli nei confronti di spese inaspettate o dimenticate.

Non esiste, quindi, un numero massimo di carte di credito ricaricabili, soprattutto se emesse da soggetti diversi. Il consiglio che offriamo, in ogni caso, è quello di fare tutte le valutazioni del caso e, in ogni modo, raccogliere più informazioni possibili a riguardo.