Le carte prepagata sono controllate

Considerando quanto visto finora, è lecito chiedersi se le carte prepagate sono soggette al controllo dell’autorità fiscale.

Domanda importante per un argomento con implicazione delicate, ma dalla risposta chiara: le carte prepagate sono controllate e sono comprese all’interno dell’anagrafe dei conti correnti.

L’obiettivo è chiaro: aumentare la zona di controllo dell’autorità fiscale permette di individuare più facilmente i contribuenti non regolari e, allo stesso tempo, di mappare il comportamento tipico dei contribuenti.

Vediamo dunque quali tipi di pagamento e di operazioni sono controllate dall’autorità fiscale: si tratta di un range ampio, che comprende le carte prepagate e i classici conti correnti.

Quindi, i pagamenti fatti e ricevuti tramite una Postepay o altra carta prepagata gratuita o non, sono destinati a essere inseriti nell’anagrafe tributaria; dai dati delle carte diventa semplice individuare il titolare delle stesse e capire quale sia la sua situazione patrimoniale. Incrociando i diversi dati, l’autorità fiscale è in grado di ricavare delle liste di soggetti individuati come possibili evasori.

Controllati anche i movimenti del conto Paypal?

Un’altra domanda importante riguarda un sistema di pagamento molto diffuso, PayPal. Si tratta di un sistema di pagamento online, la cui società ha la sua sede in Lussemburgo. I fondi dei clienti che si trovano in Europa sono custoditi per PayPal da appositi conti correnti di Deutsche Bank.

Ma cosa succede ai movimenti di denaro effettuati su PayPal a livello di controllo fiscale? Questi sono destinati a essere inseriti nell’Anagrafe Tributaria solo nel caso in cui il conto PayPal sia associato a un conto corrente. Tramite questa associazione, i pagamenti effettuati tramite PayPal passano sul conto tramite un’operazione SEPA.

Solo in questo caso i movimenti PayPal risultano dall’estratto conto e possono essere oggetto di verifica da parte dell’autorità fiscale. Allo stesso modo può verificarsi un controllo quando al conto PayPal viene associata una carta di credito classica o una prepagata (i cui movimenti rientrano nell’anagrafe Tributaria).

Questo meccanismo offre la possibilità di verificare i nomi dei soggetti che potrebbero evadere il fisco, anche se presenta allo stesso tempo dei profili delicati per quel che riguarda la normativa a tutela della privacy e la eventuale regolarità dell’istituzione che gestisce questi dati.

Sotto controllo libretti e cassette di sicurezza

Abbiamo visto che il controllo dell’autorità fiscale sui movimenti di denaro dei contribuenti è sempre più serrato: grazie alla possibilità di controllare diversi strumenti, diventa possibile monitorare anche un certo tipo di spesa (come quella effettuata in ecommerce) che fino a qualche tempo fa riusciva a sfuggire ai controlli.

Nell’elenco degli strumenti controllati dal fisco possiamo dunque inserire:

  • il classico conto corrente bancario (o postale) e tutti i movimenti di denaro che vengono effettuati attraverso esso;
  • i libretti postali o di risparmio: ormai andati fuori legge i cosiddetti libretti “anonimi” o al portatore, gli unici ancora ammessi sono quelli intestati a una persona fisica e la banca è obbligata comunicare i movimenti effettuati su di essi;
  • carte di credito: sia quelle classiche che quelle prepagate. Agli istituti di credito corre l’obbligo di comunicare il plafond mensile, il numero e l’entità delle ricariche effettuate e gli acquisti fatti;
  • le assicurazioni e gli altri prodotti finanziari simili: il classico esempio quello è quello delle assicurazioni indicizzate, anche se, almeno per il momento, su questi strumenti il controllo sembra meno stringente;
  • le cassetta di sicurezza: non potendo accedere al contenuto, il fisco controlla il numero degli accessi, per individuare comportamenti anomali, che potrebbero essere il segnale di utilizzo della casetta come salvadanaio per i contanti, con l’intento di effettuare un’evasione fiscale.Il controllo è preciso, ferreo e completo. Non sfuggono neppure i libretti di risparmio, le cassette di sicurezza e le carte di tutti i tipi: debito, credito e prepagate.