Cos’è e a chi spetta l’indennità di trasferta

Cos’è l’indennità di trasferta?

L’indennità di trasferta è il rimborso dovuto a un lavoratore dipendente che deve (per lavoro) trasferirsi temporaneamente in una località diversa da quella abituale di lavoro.

indennità di trasferta

Può accadere che un lavoratore dipendente da un’azienda sia costretto a spostarsi a lavorare in una sede diversa rispetto a quella in cui lavoro abitualmente: in questo caso il lavoratore può usufruire di un’indennità di trasferta (detto anche rimborso spese). Quando si parla di “trasferta” si indica lo spostamento e il soggiorno (solo temporaneo) di un lavoratore dipendente in una zona diversa rispetto a quella dove normalmente si svolge il lavoro.

Solitamente i lavoratori dipendenti che svolgono delle trasferte per motivi lavorativi, si vedono riconosciuta, in busta paga, un’indennità di trasferta, che viene definita anche diaria. La diaria è una somma di denaro che non è uguale al rimborso spese ma che viene sommato ad esso. L’importo dell’indennità di trasferta è stabilito attraverso l’applicazione del CCNL di riferimento del lavoratore. La diaria per la trasferta di un dipendente può essere stabilita sia in percentuale rispetto alla paga ordinaria giornaliera sia in misura fissa.

Quando spetta l’indennità di trasferta

Perché i contratti di lavoro prevedono l’indennità di trasferta? Si tratta di una somma che viene data al lavoratore dipendente per compensarlo del disagio che deriva dalla necessità di spostarsi per lavorare o come rimborso per le spese vive sostenute durante il periodo della trasferta. La diaria va corrisposta al lavoratore per tutti i giorni in cui perdura la trasferta di lavoro, quindi anche per :

  • domeniche e altri giorni festivi;
  • giornate di malattia.

Calcolo indennità di trasferta

Come effettuare il calcolo corretto per procedere a rimborsare le spese di trasferta? Prima di tutto va fatta una distinzione fra il rimborso che spetta per trasferte all’interno del territorio del comune e rimborso che spetta per le trasferte al di fuori del territorio del comune. Nel primo dei due casi, le spese a cui si fa riferimento sono quelle che il dipendente affronta durante un giorno passato fuori dalla sede dell’azienda, ma nello stesso comune in cui ha sede l’azienda. Esempi di queste spese sono i biglietti per il trasporto pubblica o il carburante ( se non acquistato con una carta carburante tipo Soldo drive) utilizzato per spostarsi da una parte all’altra della città.

Esempio identità di trasferta

Per avere un esempio chiaro di indennità di trasferta si può esaminare il contratto dei metalmeccanici industria: si tratta del CCNL che regola il lavoro per i dipendenti dalle industrie metalmeccaniche private e dell’installazione di impianti. In questo contratto vi è la possibilità di rifondere una diaria per i lavoratori dipendenti che lavorano al di fuori della normale sede dell’azienda. A far data dal 1° giugno 2017, per i lavoratori  metalmeccanici nell’industria si prevede di aumentare la diaria, fissando l’indennità anche per il 2019 a:

  • 42,85 euro per una giornata di trasferta;
  • 11,73 euro per il rimborso del pasto o della cena;
  • 19,39 euro di rimborso per il pernottamento in trasferta.

Trasferte Italia metalmeccanici

Quando i lavoratori operano delle trasferte all’interno del Comune sede dell’azienda, i rimborsi erogati vanno considerati nella formazione del reddito per la tassazione: unica eccezione prevista sono i rimborsi per le spese di trasporto, che vengono erogati in seguito alla presentazione dei titoli di viaggio. Rientra tra le spese che concorrono al reddito anche il rimborso per chilometro percorso all’interno del Comune: in questo caso si tratta di un costo che l’azienda può dedurre in toto e il cui calcolo avviene attraverso l’utilizzo delle specifiche tabelle emanate ogni anno dall’ACI.

Alcune aziende, offrono ai propri dipendenti delle carte prepagate, come quella vista nell’articolo su Qonto recensioni, per evitare ai propri dipendenti di dover anticipare dei soldi mentre si trovano in trasferta.

Trasferta fuori dal territorio comunale

Cosa succede per quelle trasferte effettuate al fuori dal territorio comunale dove ha sede l’azienda? In questo caso, le tipologie di diaria sono diverse.

  • Rimborso a piè di lista: per questo tipo di rimborso le spese sostenute dal lavoratore vanno documentate attraverso una nota spese e le pezze giustificative possono anche non essere intestate al lavoratore dipendente. Ma è sempre necessaria una documentazione, soprattutto in caso di rimborso chilometrico calcolato seguendo le tabelle ACI, in caso di utilizzo dell’automobile del lavoratore. Per queste spese non è prevista una tassazione (quindi il rimborso non concorre a formare il reddito).
  • Rimborso forfettario: vi sono situazioni in cui l’azienda preferisce dare al lavoratore un rimborso a forfait per le spese di trasferta: anche in questo caso il rimborso non concorre a formare reddito e quindi non è soggetto a tassazione. In questo caso la diaria è pari a 46,48 euro al giorno per le trasferte fuori Comune ma in territorio italiano e 77,46 euro al giorno per le trasferte compiute fuori dai confini nazionali.
  • Rimborso misto: si tratta di un tipo di rimborso che viene in parte calcolato con il sistema a piè di lista e in parte con il sistema a forfait.

Esempio settore edilizia

Come previsto nel CCNL dei metalmeccanici, anche per il comparto edilizio è previsto un rimborso, la trasferta edilizia. Attenzione: non si può parlare di trasferta se il lavoratore deve svolgere per contratto la sua attività in sedi (cantieri) diversi e nemmeno in quei casi in cui è la stessa attività a prevedere l’obbligo di spostarsi per il lavoratore. La fattispecie della trasferta di configura quando il lavoratore si trova a operare in una sede (cantiere) di lavoro differente rispetto a quello dove opera per contratto:in questo caso l’indennità corrisponde a una percentuale pari al 10% che viene calcolata in base ai vari elementi della retribuzione