Il più comune utilizzo del bonifico è quello di trasferire dei fondi da un soggetto a un altro tramite conto corrente: si tratta di un’operazione caratterizzata da un buon livello di sicurezza e di semplicità di esecuzione. Si può effettuare un bonifico anche fra banche che hanno sede in stati diversi.
I soggetti di un bonifico bancario sono sempre due: l’ordinante e il ricevente del bonifico, detto anche beneficiario del bonifico.
Beneficiario del bonifico: chi è e che funzione svolge
Ma quale ruolo ha il ricevente di un bonifico? In primo luogo può trattarsi di una persona fisica o giuridica, che ha un conto corrente nella banca presso cui viene indirizzato un bonifico. Quindi il beneficiario di un bonifico è il soggetto che riceve il denaro trasferito con l’operazione di bonifico.
Ovviamente, in assenza di beneficiario, un bonifico perde la sua ragione di esistere: per evitare problemi è molto importante che i dati del destinatario del bonifico siano indicati tutti in modo corretto nel modulo necessario per richiedere l’operazione di trasferimento di denaro.
Il ricevente del bonifico può essere residente nello stesso Stato in cui risiede l’ordinante, oppure può risiedere anche in un Paese diverso. Questo perché il rapporto che si viene a creare con il bonifico non è un rapporto diretto fra i due soggetti (ordinante e beneficiario), ma un rapporto mediato dalle banche: gli istituti di credito dei due soggetti assumano il ruolo di intermediari finanziari e hanno il ruolo di trasferire i fondi disposti con il bonifico da un conto corrente a un altro. In questo scenario possiamo individuare il bonifico nazionale, il bonifico SEPA e il bonifico Extra UE.
La banca ha quindi un ruolo molto importante nella corretta esecuzione di un bonifico: ovviamente si tratta di un servizio che gli istituti di credito offrono ai loro clienti, servizio per cui è richiesto il pagamento di un prezzo: questo può essere rappresentato da un costo fisso oppure da una commissione che viene calcolata anche in base alla cifra oggetto di bonifico.
Nella grande maggioranza dei casi il costo di un’operazione di bonifico rimane a carico dell’ordinante del bonifico, che dispone il trasferimento del denaro, ma non è esclusa la possibilità che sia anche il ricevente a dover pagare, in tutto o in parte, il costo relativo al bonifico o le eventuali commissioni.
Come inviare denaro ad un beneficiario
Perché un bonifico sia effettuato nel modo corretto ci sono alcuni dati che è necessario conoscere e inserire in modo esatto: in particolare il nome e cognome del destinatario del bonifico o beneficiario, in caso si tratti di persona fisica e la ragione sociale nel caso si tratti di un conto corrente aziendale.
Tutti questi dati sono necessari per avere la corretta identificazione del beneficiario del bonifico; ovviamente a questi dati è necessario aggiungere il codice IBAN (anche questo inserito nel modo corretto), Questo codice è indispensabile perché fornisce le “coordinate” (paese, banca, agenzia, conto corrente) del conto su cui va inviata la somma trasferita con il bonifico.
Durante un trasferimento di denaro il solo codice IBAN, per quanto corretto, potrebbe non essere un’informazione sufficiente per la corretta individuazione del destinatario del bonifico. Fra le caratteristiche del codice IBAN c’è quella di essere unico: la stringa alfanumerica che lo compone fornisce tutti i dati necessari a indicare la banca presso cui si trova il conto corrente del beneficiario, nonché lo stato in cui la banca ha sede e l’agenzia dove è domiciliato il conto corrente.
Ci sono alcuni casi in cui al codice IBAN è necessario aggiungere un altro codice, denominato codice SWIFT: anche in questo caso ci si trova di fronte a una stringa di lettere e numeri, che concorrono a individuare quale sia il destinatario del bonifico: l’abbinamento dei due codici permette di avere senza ombra di dubbio l’identità del beneficiario e il conto corrente di destinazione del bonifico.
Il codice SWIFT è necessario prevalentemente quando si effettuano dei bonifici all’estero, diretti verso uno stato che non si trova in area SEPA: spesso queste transazioni sono effettuate in valute differenti (per esempio l’ordinante dispone il bonifico in euro e il beneficiario lo riceve nella valuta del suo stato, come il dollaro).