Pagamento Contactless: Guida ai pagamenti rapidi e sicuri

La tecnologia pagamento contactless testimonia come il mercato finanziario e dei pagamenti sta cambiando completamente a favore della semplificazione.

La tecnologia permette, ormai da diversi anni, ogni ambito della nostra vita. Dall’intrattenimento domestico alla cucina, dalle automobili alla vita di tutti i giorni, generando, spesso, esigenze che, fino ad una ventina di anni fa, nemmeno immaginavamo di avere.

Oggi sarebbe quasi impensabile poter gestire il proprio miglior conto corrente e le proprie spese (sopratutto quelle online) senza ricorrere alle App proprietarie delle nostre banche o quelle dedicate alle nostre carte prepagate. Una tecnologia comoda, semplice e soprattutto immediata che ci permette di gestire le nostre finanze, riservare denaro nei nostri salvadanai virtuali, pagare beni e servizi acquistati online e pagare in maniera quasi magica con le nostre carte di credito contactless.

Cosa siano e come funzionano le carte di credito contactless lo raccontiamo in questo articolo che tenderà a sviscerare ogni mistero e ogni magia di questo innovativo metodo di pagamento.

Carte contactless: un po’ di storia

Una volta era la “strisciata”con carta copiativa e apposito strumento a farla da padrona, quando ancora la banda magnetica, oggi altrettanto sorpassata era di là da venire. Venne poi la banda magnetica, sostituita,  distanza di diversi anni, dal chip che trasformò la carta di credito classica in una vera e propria smart-card.

Già perché la banda magnetica non permetteva di memorizzare una gran quantità di informazioni, ma soltanto il numero della carta e i pochi dati essenziali ad effettuare il pagamento.

Là dove non arrivò la banda magnetica potè, invece, il chip. Un vero e proprio concentrato di tecnologia che, oltre ai dati bancari collegati alla carta, contiene tutto quanto possa essere di interesse all’utilizzo della carta. Anzi, di più.

Dati personali dell’utente, password, dati bancari, fino ad eventuali raccolte punti e tutte le informazioni necessarie all’utilizzo della carta. Una carta che, da semplice pezzo di plastica con un numero in rilievo com’era alle sue origini, negli anni ’50, è divenuta oggi un vero e proprio strumento smart collegato a conti e banche online, usa e getta, ricaricabili e multiuso.

Fino al contactless, ultima e innovativa frontiera che ha coinvolto, dapprima con un progetto pilota  poi esteso a tutti i paesi del mondo, l’universo delle carte di credito. Siano esse di banche fisiche leader mondiali nel mondo della finanza di consumo, siano, d’altro canto, banche virtuali presenti solo online con operatori italiani o stranieri.

Fatto sta che il contactless è entrato di diritto in tutte le nostre quotidiane transazioni negli esercizi commerciali, ormai praticamente tutti adeguatisi a questo passaggio epocale.

 Tecnologia contactless

Il nome è parlante: contactless, vale a dire senza contatto. Addio alle strisciate, alle bande magnetiche o all’inserimento della carta dalla parte del chip dorato all’interno del lettore. La tecnologia contactless funziona senza contatto, semplicemente avvicinando la carta al lettore presente alla cassa del negozio, del ristorante o dell’esercizio commerciale presso il quale ci stiamo servendo.

Le tecnologie coinvolte nel contactless in realtà sono ben due. La prima si chiama RFID, un acronimo che sta per Radio-Frequency Identification. Un apposita “etichetta elettronica” definita in gergo TAG, è letteralmente annegato all’interno della colata in plastica della carta di credito a saldo. Si tratta di una tecnologia la cui storia ha origine addirittura durante la seconda guerra mondiale, ma che è giunta fino a noi soltanto di recente. Dapprima nel mondo della logistica e, da ultimo, in quello della finanza di consumo, oltre che in un sacco di altri campi (passaporti elettronici, identificazione animali, tracciamento pratiche, controllo presenze e accessi e altro). Ogni TAG RFID contiene una grande quantità di informazioni, le quali saranno utilizzate dal lettore di carte contactless per effettuare il pagamento. Il TAG è un’etichetta elettronica cosiddetta passiva. Significa che trarrà l’alimentazione per il suo funzionamento direttamente dal lettore al quale la carta di credito sarà accostata. Il lettore stesso identificherà il TAG univoco e ne leggerà le informazioni che, telematicamente, saranno inviate al circuito relativo alla carta di credito presentata per avere il feedback del corretto pagamento.

La seconda tecnologia coinvolta nel mondo dei pagamenti contactless prende il nome di NFC, altro acronimo che sta per Near Field Communication, una tecnologia di prossimità per lo scambio di informazioni, che affonda le sue origini nell’RFID appena visto ma che se ne distacca per la differenziazione delle frequenze e del tipo di tecnologia che la coinvolge. Questa tecnologia viene utilizzata in tutti i migliori pos mobile disponibili sul mercato.

Sviluppata da una squadra di cinque colossi della tecnologia mobile (Philips, LG, Sony, Samsung e Nokia) l’NFC è stato creato per facilitare lo scambio di informazioni tra telefoni cellulari, venendo poi adottata anche nel mondo dei pagamenti elettronici.

Il principio è lo stesso del contactless con RFID, così come medesimi sono i vantaggi che questa tipologia di pagamento porta con sè: velocità nelle transazioni, mancanza di usura nei dispositivi (siano essi le carte di credito o i lettori), maggiore sicurezza e totale assenza di errori di lettura.

Contactless sicurezza

Ma si sa che ogni tecnologia, porta con sé anche delle problematiche, prima fra tutte la sicurezza. Questa tipologia di carte, infatti, è abbastanza soggetta alla clonazione dei dati da parte dei malintenzionati. Basta infatti uno smartphone dotato di applicazioni di pirateria assolutamente illegali, per clonare una carta di credito contactless. I ladri di informazioni informatiche, infatti, avvicinano alle tasche dei malcapitati l’apparecchio di lettura RFID o NFC. Se nella tasca o nel portafogli della sfortunata vittima del raggiro è presente una carta contactless, essa verrà immediatamente clonata, dal suo numero seriale a tutti i dati in essa contenuti. Da questi dati verrà, così, generata una nuova carta di credito fasulla con la quale i truffatori effettueranno pagamenti a spese dell’ignaro truffato.

Per questo motivo, di recente, sono stati immessi sul mercato appositi portafogli schermati che proteggeranno i dati delle carte di credito. Altri strumenti, sempre immessi di recente sul mercato, sono delle finte carte di credito che, inserite nel portafogli, contribuiscono a “confondere” le idee alle applicazioni pirata ideate per la clonazione delle carte.

Se, però, guardiamo al fenomeno contactless sotto il suo vero profilo, e cioè quello positivo, possiamo di certo affermare che la tecnologia contactless, con i suoi passi da gigante, ci ha permesso di essere sempre più veloci, smart e facilitati in tutte le nostre operazioni quotidiane. A partire dal pagamento dei nostri acquisti, per arrivare alla vita di ogni giorno.